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E’ stato davvero un campionato dei campioni.
Dalla FIHB campionessa nel mettere insieme sedici squadre con un livello di gioco superiore a qualunque altra manifestazione, a Laura Butin campionessa dell’organizzazione, al personale del Buolerie Jump campione di accoglienza e disponibilita’, ai team partecipanti, campioni di sportivita’ e correttezza, senza dimenticare la segreteria di Paolo Gemme come sempre campione di efficienza e precisione.
Un centro ippico molto bello, un coperto degno del massimo livello di qualunque disciplina, box spaziosi e comodi, questa la prima impressione arrivando a Le Mans, poi il sorteggio che vede le quattro teste di serie confrontarsi con quattro sfidanti.
Per la pro elite ci tocca Quinta da Figuera, campione di Portogallo, squadra composta da giocatori che hanno partecipato ai recenti campionati europei, battendoci di un canestro nella finale che valeva il bronzo continentale.
Nel femminile troviamo le temibilissime campionesse di Spagna di CEEC.
Sulla carta ,fino all’anno scorso, nessuna chance per noi, in campo perdiamo di uno con i portoghesi al golden gol, conducendo per 6 a 4 a 1 minuto e 20 secondi dalla fine. Fortissimi gli avversari, paura di vincere per i nostri che si fanno venire il ‘’braccino’’ e sprecano un paio di occasioni favorevoli. Perdiamo l’’entre deux, golden goal e con essa una partita di ottimo livello, che si risolve a favore dei portoghesi, corretti e fortissimi; c’è mancato un soffio.
Le ragazze non ci credono a sufficienza contro CEEC, i fantasmi delle assenti aleggiano ancora su questa squadra non sufficientemente sicura di se’, e, alla fine del primo tempo subiscono un parziale di 4 a 0, che nonostante l’ottimo secondo tempo le porta a perdere di due canestri. Sconfitta meritata, CEEC molto forte, ma forse siamo all’inizio di una nuova era, in cui i timori spariscono e chi c’e’ comincia a crederci.
Nella seconda giornata ci tocca ‘nientepopodimeno’ che Arles, campione di Francia, travolto dall’irresistibile CEEC il giorno prima, e sicuramente voglioso di riscatto.
Forse la piu’ bella partita di sempre del circolo pro elite, persa per un canestro, e, nuovamente!!!!, condotta per 5 a 3 fino a poco piu’ di un minuto dalla fine. Impressionanti le difese di Benoit L’eveque e Mikel Le Gall, ma i nostri passano e per lunghi momenti sembrano davvero farcela. Alla fine maturita ed esperienza prevalgono ma, per noi, perdere di uno contro Arles e’ comunque un successo.
Le ragazze trovano Arkenfield, squadra inglese composta da molte delle gicatrici che ci hanno batttuti agli europei, e rafforzata dalla presenza della fortissima Zoe di Chambly. Inizio di partita equilibrato, poi le nostre mettono la quinta e vincono largamente. Ottima prestazione collettiva, con in piu’ la difficolta’ di avere Madda su un pony e rebecca su Nou Camp che non le garantisce lo stesso eccletismo della Torda. Brave ragazze, le Diabolas risorgono.
Al terzo giorno la pro elite trova i portoghesi di Cenycet, tutte vecchie conoscenze delle varie nazionali cadetti, l’unica squadra che ha un’eta’ media simile alla nostra. Partita tiratissima, golden goal, strategie di cambi di cavalli nel circolo, Alessio la azzecca e, finalmente, vinciamo, grande rispetto per gli ottimi portoghesi, e grande gioia di aver superato la prova di una partita all’ultimo canestro.
Per le ragazze c’e’ Alforges, amici- rivali di molte gare. C’e’ pretattica fra i due coach, comicia male, sotto 4 a 1 alla fine del primo tempo, pari alla fine e di nuovo golden goal. Martina Manfre’ conquista la rimessa a due e le Diabolas vincono. Grandi abbracci con i nostri amici di Alforges, ed una vittoria che compatta il gruppo femminile e fa salire il livello di autostima della squadra che, spero, abbia benevolmente scacciato la sudditanza psicologica dal fatto di avere perso per strada tanti elementi preziosi e titolati.
Un ambiente agonistico, moltissime partite finite al golden gol, grande spirito sportivo, riconoscimento del valore degli avversari, rispetto per i cavalli, presentazioni impeccabili in visita, fanno di questa Champions League la miglior manifestazione cui io abbia mai partecipato.
Fabrizio Sforza
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