Fabrizio Sforza: dico la mia sulle premiazioni WHR Awards.

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12063589_884206648342830_463610725625920548_nIl peggiore d’italia, il migliore d’europa.

Quando mi hanno dato il premio di miglior coach, ho pensato a questo, ho pensato ai miei allievi ed ai loro genitori, che ringrazio enormemente, ho pensato a quelli che non giocano piu’ o che giocano altrove, che ringrazio per le cose enormi che hanno scritto su di me, ho pensato a quanta testardaggine e fatica mi e’ costato veder riconosciuto il mio lavoro, ho pensato a che cosa incredibile fosse venir complimentato con grande simpatia da tutti quegli allenatori che consideravo dei miti, ho pensato a quanto lavoro mi aspetta.

Detto fra di noi, io non sono il migliore, sono uno che si impegna molto, che ha voglia di imparare, che ha gli stimoli per crescere, che ha l’immensa fortuna di avere giocatori, allievi genitori e cavalli, che non cambierei.

Il circolo vince il premio di miglior club, per la sua voglia di crescere, per la sua costanza nel partecipare, per la sua correttezza in campo, per la gestione equestre ed etica dei cavalli, perche’ ha un gruppo di giocatori e giocatrici conosciuti e riconosciuti fra i migliori.

Grazie alla FIHB e a tuti i cavalli e pony del circolo, ai genitori e giocatori che hanno costruito questo momento e questi riconoscimenti.

Un grazie speciale a Mon Cyborg, partito per nuove avventure: mi manchera’ molto.

E ora, finita questa piacevole pagina di gloria, al lavoro per raggiungere la vetta.

Fabrizio Sforza

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Champions League HB 2015, il punto di coach Fabrizio

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12112169_10153362406124215_6476107913161025702_nE’ stato davvero un campionato dei campioni.

Dalla FIHB campionessa nel mettere insieme sedici squadre con un livello di gioco superiore a qualunque altra manifestazione, a Laura Butin campionessa dell’organizzazione, al personale del  Buolerie Jump campione di accoglienza e disponibilita’, ai team partecipanti, campioni di sportivita’ e correttezza, senza dimenticare la segreteria di Paolo Gemme come sempre campione di efficienza e precisione.

Un centro ippico molto bello, un coperto degno del massimo livello di qualunque disciplina, box spaziosi e comodi, questa la prima impressione arrivando a Le Mans, poi il sorteggio che vede le quattro teste di serie confrontarsi con quattro sfidanti.

Per la pro elite ci tocca Quinta da Figuera,  campione di Portogallo, squadra composta da giocatori che hanno partecipato ai recenti campionati europei, battendoci di un canestro nella finale che valeva il bronzo continentale.

Nel femminile troviamo le temibilissime campionesse di Spagna di CEEC.

12088420_884894051607423_1614321029200377946_nSulla carta ,fino all’anno scorso, nessuna chance per noi, in campo perdiamo di uno con i portoghesi al golden gol, conducendo per 6 a 4 a 1 minuto e 20 secondi dalla fine. Fortissimi gli avversari, paura di vincere per i nostri che si fanno venire il ‘’braccino’’ e sprecano un paio di occasioni favorevoli. Perdiamo l’’entre deux,  golden goal e con essa una partita di ottimo livello, che si risolve a favore dei portoghesi, corretti e fortissimi; c’è mancato un soffio.

Le ragazze non ci credono a sufficienza contro CEEC, i fantasmi delle assenti aleggiano ancora su questa squadra non sufficientemente sicura di se’, e, alla fine del primo tempo subiscono un parziale di 4 a 0, che nonostante l’ottimo secondo tempo le porta a perdere di due canestri. Sconfitta meritata, CEEC molto forte, ma forse siamo all’inizio di una nuova era, in cui i timori spariscono e chi c’e’ comincia a crederci.

Nella seconda giornata ci tocca ‘nientepopodimeno’ che Arles, campione di  Francia, travolto dall’irresistibile CEEC il giorno prima, e sicuramente voglioso di riscatto.

Forse la piu’ bella partita di sempre del circolo pro elite, persa per un canestro, e, nuovamente!!!!, condotta per 5 a 3 fino a poco piu’ di un minuto dalla fine.  Impressionanti le difese di Benoit L’eveque e Mikel Le Gall, ma i nostri passano e per lunghi momenti sembrano davvero farcela. Alla fine maturita ed esperienza prevalgono ma, per noi, perdere di uno contro Arles e’ comunque un successo.

Le ragazze trovano Arkenfield, squadra inglese  composta da molte delle gicatrici che ci hanno batttuti agli europei, e rafforzata dalla presenza della fortissima Zoe di Chambly. Inizio di partita equilibrato, poi le nostre mettono la quinta e vincono largamente. Ottima prestazione collettiva, con in piu’ la difficolta’ di avere Madda su un pony e rebecca su Nou Camp che non le garantisce lo stesso eccletismo della Torda. Brave ragazze, le Diabolas risorgono.

Al terzo giorno la pro elite trova i portoghesi di Cenycet,  tutte vecchie conoscenze delle varie nazionali cadetti, l’unica squadra che ha un’eta’ media simile alla nostra. Partita tiratissima, golden goal, strategie di cambi di cavalli nel circolo, Alessio la azzecca e, finalmente, vinciamo, grande rispetto per gli ottimi portoghesi, e grande gioia di aver superato la prova di una partita all’ultimo canestro.

12088420_884894051607423_1614321029200377946_nPer le ragazze c’e’ Alforges, amici- rivali di molte gare. C’e’ pretattica fra i due coach, comicia male, sotto 4 a 1 alla fine del primo tempo, pari alla fine e di nuovo golden goal. Martina Manfre’ conquista la rimessa a due e le Diabolas vincono. Grandi abbracci con i nostri amici di Alforges, ed una vittoria che compatta il gruppo femminile e fa salire il livello di autostima della squadra che, spero, abbia benevolmente scacciato la sudditanza psicologica dal fatto di avere perso per strada tanti elementi preziosi e titolati.

Un ambiente agonistico, moltissime partite finite al golden gol, grande spirito sportivo, riconoscimento del valore degli avversari, rispetto per i cavalli, presentazioni impeccabili in visita, fanno di questa Champions League la miglior manifestazione cui io abbia mai partecipato.

Fabrizio Sforza

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Stage Horseball (e non solo) in Abruzzo

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stage abruzzoDa oggi e per tre giorni, si lavora “sodo” pensando all’ Horseball nel centro equestre dell’A.S.D. Scavalcando Team di Pianella (Pescara) .

Grazie al Team Scavalcando ed alcuni amici e praticanti locali sono state organizzate 3 giornate di lavoro orientate all’Horseball, ma con una visione che parte dal lavoro in piano, dalla preparazione dell’animale prima ancora che la tecnica di gioco con la palla.

Fabrizio Sforza, coach della squadra campione d’Italia Horseball FISE di 1a divisione, guiderà il lavoro a bordo campo.

 

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Dopo il Grand Tournoi: le riflessioni di Coach Fabrizio

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di Fabrizio Sforza

Eccoci di ritorno, dopo altri 1700 km, per poter giocare a Horseball in un’ambiente sportivo, con avversari che ti rispettano, con arbitri che arbitrano ogni settimana e non una o due volte l’anno, con un’organizzazione che ci tiene a trattarti bene, con un pubblico che ti fa i complimenti quando te li meriti ed una Federazione che fa rispettare le regole e sanziona chi le infrange.
 
Vedere 12 campi sempre in funzione, 3000 fra pony e cavalli 50 arbitri ed avere più di 3000 persone a guardare le partite del Grand Tournoi Internationale è stata un’emozione unica.
 
Prima partita, la Spagna Vicecampione del Mondo. La squadra c’è, ma è troppo in pressione, stavolta le più lucide sono Margi e la Rebecca, sei canestri sbagliati e troppe incertezze in difesa ci condannano ad una sconfitta, 10 a 6, che avrebbe potuto essere più contenuta. Molti Francesi mi fanni i complimenti, Jordi stesso, ma non sono soddisfatto, troppi errori in difesa, troppo spazio libero al centro e poi sei tiri sbagliati, figli dell’emozione, sono veramente troppi. Contro la Spagna non puoi sbagliare nulla e magari perdi lo stesso, figuriamoci così.
 
Senza drammatizzare, abbiamo fatto l’analisi dei nostri errori e affrontiamo la seconda partita, che sembra più giocabile, anche se sulla carta ci sovrastano.
 
La Benni prova a prendere la palla al capitano avversario che tira forte e le rompe un dito, lei prova resistere ma con una mano è impossibile giocare. La Margi ha la cavalla stanca, l’Egea si mette in difesa, si impenna continuamente, la devo far uscire. Fausto dopo che andiamo sotto 3 a 1 prende in mano la squadra, Alessio salva un paio di situazioni difficili, Rebecca e Nou Canp sono mostruosi in difesa e sempre pronti in attacco, Filippo ha imparato ad esprimere la grinta positiva è serio e concentrato, una bestiaccia. Recuperiamo e vinciamo al golden gol, con canestro di Filippo dopo un’azione Fausto Alessio a dir poco devastante.
 
Grande esperienza, grande soddisfazione essere sul podio dietro a Francia e Spagna.
 
Sfortunatissimo Marcello, con la Nosiola che si fa male in box e riparte guarita, che dimostra però di essere uno di noi, senza mai una scena ,senza mai un personalismo, ma è al mio fianco durante le partite e partecipa alla spedizione da vero campione. Tranquillo Marcello ti rifarai.
 
Un grande grazie a Laura, la nostra tour manager, al grande Lassaad che si è occupato impeccabilmente dei cavalli, a Greta che mi ha tanto aiutato nella gestione del gruppo.
 
Ora il Campionato Italiano, la sensazione è come quella che provavo a tornare a scuola dopo tre mesi di mare.
 
Ma tant’è…….

Ecco l’album con le foto che ci stanno arrivando da Lamotte:

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