retrogusto mundial…..sembra la pubblicità di un caffè Brasiliano, invece è ciò che rimane nei palati degli appassionati Italiani che hanno seguito questi mondiali Horseball 2016 di Ponte de Lima.
Il gusto diviene agro-dolce se ripensiamo al campionato della squadra maschile Pro-Elite allenata da Fabrizio Sforza: già abbiamo detto di come questo gruppo avesse tutti i numeri per arrivare quantomeno in zona medaglie: unico rimprovero quello di avere subito la sconfitta contro la Spagna nella giornata di apertura; purtroppo non essendo testa di serie nella formula a tre gironi, siamo stati costretti all’incontro decisivo già all’inizio del torneo, quando non ancora al cento per cento del feeling sono mancate alcune giocate che abitualmente funzionano ad occhi chiusi. Il resto del torneo lo avevamo raccontato: è stata una marcia inarrestabile rovinata dal “pastone” di Belgi ed Argentini che ci hanno fasciati nella ragnatela delle differenze-canestri. Nell’ultima giornata finale per il 5° e 6° posto, arriva anche la vittoria netta contro l’Inghilterra per 14-4, ma gli avversari che avremmo voluto incontrare erano altri… le recriminazioni non servono e lo spirito di applicazione porterà questa squadra molto presto alla rivincita.
Decisamente più amaro è invece il sapore lasciato dalla prestazione della squadra cadetti: le due sconfitte ben combattute con Belgio e Francia e la vittoria
rotonda con l’Australia non sono sufficienti a mitigare la delusione per le due sconfitte con la Spagna e soprattutto con il Portogallo nell’ultima giornata. Il coach Cristiano Manzato ha provato più volte a mischiare le carte variando la composizione del quartetto in campo non trovando però mai il giusto equilibrio per proporre un gioco perfettamente funzionante. A mio parere l’attuale settore giovanile è frutto di questi ultimi 5-6 anni di divisioni e deleterie guerre tribali fra club, federazioni, associazioni, logge e sette varie. Ai ragazzi si può veramente rimproverare poco: tutti quando chiamati hanno cercato di dare il possibile, ma il livello di gioco e di equestricità in loro possesso è deficitario nei confronti dei top-team ed è il risultato della scarsa opportunità di gioco e di esperienza internazionale che finora si è saputo fornir loro. Fra coloro che si sono presentati alle selezioni , la differenza fra i binomi più efficaci e quelli meno efficaci è valutabile fra un 10 – 15% nessuno ha completezza di fondamentali e tutti dovranno ancora lavorare per comprendere il vero spirito di squadra; è probabile che qualcuno rimasto a casa avrebbe potuto dare un contributo positivo ma l’impressione è che poco sarebbe cambiato: il materiale a disposizione è questo e non è affatto male, ma va lavorato e plasmato con un’attività continua che non può iniziare nel mese di maggio….e come sempre accade anche quest’anno ci ritroviamo a dire questa cosa.
Prossimi appuntamenti per il nostro Horseball le Ponyadi di Alviano e poi la tappa conclusiva dei campionati Italiani a fine settembre a Buscate che decreteranno i tre club che rappresenteranno l’Italia alla Champions League. Se poi inizierà il letargo semestrale, probabilmente per i prossimi campionati Europei del 2017 per scrivere la cronaca finale sarà sufficiente fare copia-incolla…. ma spero non sarà così.